
Ciao! Sono Giuseppe Moriello, il primo Memory Coach in Italia e, se vuoi una carriera leggendaria in cui fai sbiancare i professori, devi assolutamente conoscere la verità sulle tecniche di memoria (o mnemotecniche) e sull’arte della memoria (o ars memoriae).
E tu dirai:”Ma che me ne frega a me della Verità sulle Tecniche di Memorizzazione?”
Sì, ma se non la conosci lo sai cosa succede? Che chiunque può venirti vicino e dirti “guarda, io ho il segreto per diventare un genio ma nessuno lo conosce shhhh”.
Il mio lavoro non è solo quello di aiutarti a rendere perfetta la tua memoria, ma anche di aiutarti a capire quali sono le alternative.
In questo modo, a seconda della facoltà che fai, dell’esame che devi superare, potrai capire che tecnica studiare, da chi studiarla e perché studiarla.
In Grecia crollavano le case in testa ai Dj
Le tecniche di memorizzazione nascono quando senza memoria non ci poteva essere progresso.Quando la stampa non era ancora stata inventata.
La prima tecnica di memorizzazione, la tecnica dei Loci fu inventata da Simonide di Ceo.
Simonide è stato un poeta vissuto tra il 556 e il 464 a.C.
Durante una cena si salvò dal crollo di un palazzo che uccise tutti.
Stava cenando a Crannone, in Tessaglia, a casa di Scopa.
Scopa iniziò a rompergli i coglioni dicendogli che la poesia che aveva recitato faceva schifo, così decise di pagarlo la metà.
Ad un certo punto, tra un “‘ngul a mammeta” (significa “ma come ti permetti?” in greco antico) e l’altro di Simonide, due ragazzi lo chiamarono da fuori.
Però uscì fuori e non vide nessuno.
Non fece nemmeno in tempo a dire “ma che iurnat e merd” (ma che giornata di merda in greco antico) che crollò il palazzo dietro le sue spalle.
Si girò e disse “wa che culum”. Ovviamente sempre in greco antico.
I corpi dei commensali erano irriconoscibili. Però Simonide si accorse, però, di riuscire a ricordare l’identità dei defunti semplicemente pensando a come erano posizionati rispetto alla tavolata.
Guardo il primo e pensò:”Chi è chill che s’è futtut a nsalat mij” (in greco antico “Questo è quello che ha approfittato dela mia insalata”)
In questo modo permise ai loro cari di poter capire quale di quei corpi fosse la persona a cui tenevano e che stavano cercando.
Da questo tragico incidente nacque una delle più grandi scoperte di tutti i tempi.
Simonide pensò:”ma se al posto di quelle persone, ci fossero state delle immagini che rappresentano i miei versi?”
E così nacque la tecnica dei loci, oggi più conosciuta come “il Palazzo della Memoria”.
Questa tecnica pervase l’intera cultura greca e romana.
E così nacque l’ars memoriae, ossia l’arte di ricordare.
Improvvisamente la civiltà non era più costretta ad arrendersi davanti al potere del tempo di spingere ogni informazione verso l’oblìo.
Questa storia è raccontata da Cicerone nel suo “De Oratore” dove scrive:
“Stimolato da questo episodio, (Simonide) capì che era l’ordine l’elemento chiave per guidare la Memoria.
Quindi coloro che vogliono memorizzare devono richiamare alla mente dei luoghi immaginari (Loci), creare delle immagini mentali e fissarle in quei luoghi: in questo modo l’ordine dei luoghi permetterà di ricordare l’ordine delle immagini, e queste immagini ricorderanno le cose stesse.
I luoghi fungeranno da tavolette di cera, e le immagini da lettere.”
Così Nacque l’Ars Memoriae
Che si basa su 3 principi fondamentali:
1) Primato della Vista sugli altri sensi.
Cioè devi creare delle immagini vivide nella tua mente.
2) Ordine dei Luoghi.
Devi avere una serie di luoghi ordinati e memorizzati in cui posizionare queste immagini.
3) Coinvolgimento Emotivo.
Non basta creare delle immagini comuni, devi creare delle immagini straordinarie, che colpiscano e martellino forte sulle tue corde emotive, per suonare una musica che non dimentichi più.
Pure a Roma non scherzavano
Ed è per questo che ritroviamo il Palazzo in opere come la Rhetorica ad Herennium, il De Oratore di Cicerone, e l’Institutio Oratoria di Quintiliano.
Se non conosci il Palazzo della Memoria ti consiglio di andare su www.metodouniversitario.it, per vedere i video gratuiti in cui ti farò memorizzare delle informazioni complesse con questa tecnica.
Poi abbiamo anche altri Palazzari un po’ più avanti.
Nel 1400 c’era Pietro lo sporcaccione
Ad esempio abbiamo Pietro Da Ravenna, un giurista italiano del 1400, che, nella sua opera “La Fenice, ovvero la memoria artificiale” spiegò agli italiani come potevano potenziare incredibilmente la loro memoria con il Palazzo della memoria (l’evoluzione del Metodo dei Loci).
E sconvolse gli ambienti ecclesiastici quando nel libro dichiarò:”un segreto che ho a lungo taciuto per pudore: se desideri ricordare presto, colloca nei loci vergini purissime; la memoria è infatti eccitata dalla collocazione delle fanciulle”
Vedi?
Pietro si eccitava con poco, bastava la collocazione di qualche fanciulla :O
Il libro venne pubblicato in varie lingue e si può dire che fosse un best seller dell’epoca.
Inoltre è stato anche il primo libro coperto da copyright. Piccola chicca da giurista!
Nel 1500 se memorizzavi la Bibbia ti bruciavano vivo
Un po’ più avanti nel tempo, durante il ‘500, La Chiesa era convinta che dentro Giordano bruno ci fosse il demonio, perché un uomo non poteva avere una memoria così prodigiosa.
Perché? Perché il filosofo (uno dei più importanti di tutti i tempi) aveva inventato un sistema di ruote magiche per trasformare ogni suono in un’immagine mentale.
Quindi poteva memorizzare, in poco tempo, qualsiasi testo, anche scritto in una lingua che non conosceva.
Perché tanto memorizzava i suoni trasformandole in immagini e posizionandole poi nel Palazzo della Memoria.
E questa cosa alla Chiesa non piaceva.
Troppo strano, troppo figo, te la tiri troppo.
Al rogo! fluuum
E poi c’era chi andava a convertire i Cinesi al Cristianesimo con il Palazzo della Memoria
Padre Matteo Ricci fu un gesuita matematico e sinologo italiano del ‘500
Eh? Un bel sinologo. Lo sai cos’è no? Nemmeno io.
Però l’ho cercato su wikipedia e significa che studiava i cinesi.
Eh, studiava i cinesi, ma perché lo devi prendere per il culo?
E la Chiesa, approfittando di questa sua passione per i cinesi, gli disse: va e converti i cinesi alla cultura cattolica.
Matteo Ricci andò in Cina e pensò:”E ora come li converto? Qua sono tutti diffidenti, con tutti questi draghi e questi involtini.”
Allora pensò ad un modo per stupirli. Perché se vuoi catturare l’attenzione delle persone li devi stupire no?
E pensò:”Cosa so fare molto bene? Conosco solo la bibbia a memoria grazie al Palazzo della Memoria. Aspetta! CONOSCO LA BIBBIA A MEMORIA GRAZIE AL PALAZZO DELLA MEMORIA!”
E così andò dall’imperatore e sciorinò cose a caso della bibbia.
E l’imperatore impressionato gli disse:”TU ora farai da precettore ai miei figli quant’è vero che sono l’imperatore megagalattico dei dragoni cinesi.”
E Ricci fece:”Ok”
E quindi fu tutto un, “allora individuate dei luoghi a voi familiari, tipo degli oggetti d’arredamento, ce li avete? ottimo! bene bene bene. Ora immaginate l’angelo Gabriele nel primo locus che annuncia alla madonna che aspetta un bambino per opera dello spirito santo!”
E così, con la scusa di far esercitare la loro memoria iniziò ad insegnare ai figli dell’imperatore i passi della bibbia.
Poi nel 1584 la Chiesa ha rovinato la festa: basta fare gli sporcaccioni con la scusa del Palazzo della Memoria!
Il Palazzo della Memoria è stato insegnato ai bambini per secoli, fino al 1584.
Cioè la prima cosa che ti insegnavano a scuola era COME studiare.
Che cosa strana eh? Prima di farti fare una cosa ti spiegano come si fa. MA CHE GENTE STRANA.
Ma perché fino al 1584?
Derren Brown nel suo libro “Tricks of Mind” spiega che il Palazzo della Memoria è stato insegnato ai bambini in età scolastica fino a “quando i riformatori Puritani le hanno dichiarate eretiche per il fatto che incoraggiavano immagini bizzarre e irriverenti.
Insomma alla Chiesa non piaceva che i Preti, per ricordare i passi della bibbia immaginassero donzelle nude e peni vari.
Questo perché, ovviamente, se vuoi memorizzare con il Palazzo della Memoria, devi inserire nei tuoi palazzi immagini oscene, violente e riprovevoli (Qui trovi l’articolo in cui ti spiego come creare immagini memorabili)
E così nel ‘900
Fino a che…
Un certo psicologo inglese, Tony Buzan pensò che era arrivato il momento che le persone ricominciassero ad allenare la loro memoria come allenano i loro fisici in palestra.
Infatti dire “io purtroppo non ho memoria” è come dire “io purtroppo sono mingherlino”.
Vuoi i muscoli? Vai in palestra!
Vuoi migliorare la tua memoria? Allenala con le tecniche di memoria!
Negli anni settanta Tony Buzan sconvolse il mondo con il suo libro “Usiamo la testa” e con un documentario omonimo che fu trasmesso dalla BBC in Inghilterra.
Con questo documentario Buzan aprì un mondo! Tutti ora conoscevano le tecniche di memoria. Infatti in Gran Bretagna le Tecniche di Memorizzazione sono molto più conosciute che in Italia.
Buzan iniziò a diffondere anche lettura veloce e mappe mentali, un modo di schematizzare che utilizzava già Leonardo da Vinci.
Di queste cose trovi tanti libri e quasi tutto gratis su internet.
Buzan inoltre fondò anche il Campionato Mondiale di Memoria.
Un campionato dove ogni anno Mnemonisti di tutti il mondo si sfidano per memorizzare un’infinita serie di numeri, oppure mazzi di carte, nomi, date, centinaia di parole in fila (qui trovi le statistiche)
Sono dei computer praticamente!
Ovviamente tutti utilizzano le Tecniche di Memorizzazione (e ovviamente il 90% utilizza il Palazzo della Memoria).
Ecco alcuni Record:
1080 numeri binari memorizzati in 5 minuti (Johannes Mallow)
132 date storiche memorizzate in 5 minuti (Johannes Mallow)
520 numeri casuali memorizzati in 5 minuti (Marwin Wallonius)
125 parole casuali memorizzate in 5 minuti (Simon Reinhard)
etc. etc.
“E perché nessuno conosce le Tecniche di Memorizzazione?”
Veramente nel mondo sono conosciutissime.
Libri:
- Nel libro del 1981″ Little, Big” di John Crowley, Ariel Hawksquill utilizza il Palazzo della Memoria
- Nel libro Hannibal (1999), terzo capitolo della saga dello scrittore Thomas Harris, la Tecnica dei Loci viene impiegata dal personaggio di fantasia Hannibal Lecter. In svariati paragrafi del libro vi sono descrizioni del Dr. Lecter che entra nel suo Palazzo della memoria per poter recuperare dei ricordi.
- Nel libro L’esercito dei mercenari di Matthew Reilly, il protagonista Shane Schofield usa il Palazzo della Memoria per immagazzinare i buoni ricordi e proteggersi da abusi psicologici.
- Nel libro Wolf Hall di Hilary Mantel il protagonista Thomas Cromwell usa il Palazzo della Memoria.
- È inoltre l’argomento principale del libro Moonwalking with Einstein: The Art and Science of Remembering Everything di Joshua Foer
Serie TV e Film:
- Nell’omonima serie TV, Sherlock Holmes usa il Palazzo della Memoria per risolvere i suoi casi.
- Anche nella serie Elementary, Il protagonista utilizza il Palazzo della Memoria.
- Nella serie The Mentalist, il protagonista utilizza il Palazzo della Memoria per aiutare testimoni e colleghi.
- Nel Film l’acchiappasogni vari personaggi utilizzano il Palazzo della Memoria.
- In molti espisodi di Criminal Minds l’agente speciale Spencer Reid utilizza il Palazzo della Memoria.
“E scusa… ma in Italia?”
E tu dirai… Ma in Italia?
Eh… in Italia… Mi fa male solo a raccontarlo.
Ti prego non farmelo fare…
E va bene dai, ma lo faccio solo per te. Perché a me sale la carogna solo a ripensarci.
Anzi, lo sai che faccio? Ci scrivo un articolo.
Clicca qui per leggere l’articolo sui corsi di Memoria.
“Ma Giu, non hai un Videocorso Gratuito in cui mi spieghi come applicare il Palazzo della Memoria all’Università?!?”
Certo, c’è il Videocorso Massima Memoria. Lo puoi scaricare gratuitamente da qui:
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Un abbraccio,
Giuseppe